Certificazioni, “Anche per chi si occupa di end of waste il controllo di gestione è fondamentale”
Gli obiettivi europei per il 2035 di riciclo e recupero dei rifiuti e di limitazione di smaltimento in discarica invitano all’apertura di un numero maggiore di impianti sul territorio nazionale. Dopo il decreto che rende possibile il recupero dei pneumatici fuori uso, la prossima tappa nel percorso che va a definire la nuova disciplina nazionale “end of waste” è quella che riguarda i rifiuti in carta e cartone. In Italia ci sono quasi 400 impianti che si occupano di questo delicato settore e tutti, nel rispetto di regole e nuove norme, devono continuamente restare aggiornati. Lo schema di regolamento, composto di sette articoli e tre allegati, che riguarda la cessazione della qualifica di rifiuto per questo tipo di materiali è in attesa del via libera dell’Ue e, in assenza di osservazioni, potrà essere adottato dall’Italia a partire dal 7 settembre 2020. Il recupero dovrà avvenire solo in conformità alle disposizioni contenuti nella norma UNI EN 643 Carta e Cartone – Lista europea delle qualità unificate di carta e cartone da riciclare – nel rispetto dei requisiti di qualità e dei criteri espressi nei vari allegati (verifiche sui rifiuti in ingresso, possibili reimpieghi e dichiarazioni di conformità).
Proprio per questo motivo possedere un sistema di gestione aziendale certificato diventa strategico per ogni impresa che si occupi della nuova disciplina “end of waste”. Oltre a essere una garanzia di qualità anche per i clienti, ottimizza i processi interni, ne migliora la performance e accorcia i tempi di lavorazione. La nuova disciplina, infatti, all’articolo 6, rende obbligatorio, per il produttore di carta e cartone recuperati, l’adozione di un sistema di gestione per la qualità certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001. Stesso discorso vale anche per le imprese che operano secondo un sistema di gestione ambientale, in osservanza alla norma UNI EN ISO 14001, oppure registrate ai sensi del Regolamento EMAS, che grazie a queste possono avvalersi del dimezzamento dei tempi di conservazione dei campioni dei lotti di materiale recuperato.
Per informazioni e approfondimenti rivolgersi a Innova telefonando allo 0547/75621 o scrivendo un’email a info@innovagruppo.it.