Certificazione: “L’importanza delle certificazioni sotto accreditamento”
Ormai è chiaro che un’azienda certificata dà maggiori garanzie di un’azienda che non lo è. Prima di tutto trasmette fiducia al cliente grazie al rispetto delle norme e l’utilizzo di procedimenti eticamente e ambientalmente corretti. Poi comunica la volontà di migliorare il suo status e di voler intrattenere con il pubblico un rapporto di trasparenza e fiducia. Non sono garanzie da poco in un mondo in cui il rischio associato al consumo è sempre dietro l’angolo. Ma il fatto è che non tutte le certificazioni sono uguali. Ci sono quelle sotto accreditamento, ovvero certificate da enti accreditati da Accredia, unico ente designato dal governo, e quelle rilasciate da organismi non accreditati. Valgono anche quest’ultime ma la differenza è che le certificazioni che rilasciano non possono vantare garanzie di imparzialità sia nella verifica della rispondenza alle norme che di una reale effettuazione dei controlli. Quindi, ad attestare in modo serio il rispetto delle norme tecniche UNI, CEN e ISO sono quelle sotto accreditamento. Tra l’altro l’accreditamento in questi ultimi anni è divenuto obbligatorio nei casi in cui lo richiede la legge, per organismi e laboratori che qualificano prodotti e servizi che possono essere immessi sul mercato solo previa verifica della conformità ad una norma: per esempio prodotti a marcatura CE come giocattoli e ascensori, o prodotti biologici e a marchio DOP, DOC, DOCG, IGP, STG – elemento quest’ultimo di particolare importanza in Italia, il Paese del mondo che vanta il maggior numero di prodotti garantiti da questi marchi, ad oggi oltre gli 800. Da qualche anno è anche obbligatoria la certificazione degli operatori F-GAS per gli impianti di condizionamento e refrigerazione, circa 60mila. Ultima frontiera è la certificazione dei consulenti finanziari, che qualche banca inizia a richiedere come garanzia di qualità del loro operato. Per informazioni contattaci allo 0547 75621 e-mail: info@innovagruppo.it