Ambiente, “Veicoli fuori uso, c’è un nuovo decreto”
Dopo il sì dell’8 luglio 2020 da parte della Commissione Ambiente alla Camera agli schemi di decreto sui veicoli fuori uso in recepimento della Direttiva 2018/849/UE del “Pacchetto Economia Circolare”, confermando di allungare il termine per la messa in sicurezza dei veicoli nei centri di raccolta da “7 giorni della presa in carico” a “10 giorni dall’ingresso” nel centro, anche il Consiglio dei Ministri ha dato la sua approvazione definitiva. Ma le modifiche che introduce la direttiva sono molte altre e la finalità è, prima di tutto, quella di prevenire e ridurre la produzione di rifiuti da veicoli fuori uso. Importante anche garantire il reimpiego e il riciclaggio ed altre forme di recupero dei veicoli e dei veicoli fuori uso e assicurare una più efficiente operatività, da un punto di vista ambientale, di tutti i soggetti economici coinvolti nel ciclo di utilizzo e di trattamento degli stessi veicoli. Il decreto, pertanto coordina le disposizioni nazionali con quelle della direttiva europea, con particolare riferimento allo schema di responsabilità estesa del produttore; individua forme di promozione e di semplificazione per il riutilizzo delle parti dei veicoli fuori uso utilizzabili come ricambio; rafforza l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di tracciabilità e di contabilità dei veicoli, dei veicoli fuori uso e dei rifiuti derivanti dal trattamento degli stessi, con particolare riferimento all’obbligo della pesatura dei veicoli fuori uso nei centri di raccolta; individua misure per sviluppare o incentivare il riciclo dei rifiuti provenienti da impianti di frantumazione dotati delle migliori tecniche disponibili, finalizzando lo smaltimento o il recupero energetico ai soli rifiuti non riciclabili. Come detto il decreto di recepimento modifica il Dlgs 209/2003 anche con riferimento alla responsabilità estesa del produttore (EPR). Con articolate modifiche infatti il testo mira a definire ruoli e responsabilità di produttori, concessionari, gestori degli impianti di demolizione e frantumazione, compresi gli operatori del riutilizzo e della preparazione per il riutilizzo. Il decroto vuole anche seguire passo a passo la reimmissione sul mercato della parti di ricambio da trattamento di veicoli fuori uso, nonché a massimizzare il riciclo e il recupero delle parti non metalliche. Per il dettaglio, comunque, occorre aspettare il Decreto legislativo definitivo e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
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