Ambiente, “Novità per il fine vita dei pannelli fotovoltaici”
Dal 27 settembre scorso sono entrate in vigore nuove norme per il settore del ritiro, recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici. Con l’entrata in vigore definitiva del decreto legislativo 118/2020, che attua gli articoli 2 e 3 della direttiva 2018/849 sui rifiuti di pile e accumulatori e i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), infatti, viene introdotta la disciplina del fine vita dei pannelli fotovoltaici anche prevedendo il coinvolgimento a carico dei produttori, indipendentemente dalla data di immissione sul mercato e dalla natura domestica o professionale delle apparecchiature. Praticamente il settore viene gestito nel modo analogo delle sorgenti luminose e, in più, è previsto un intervento del GSE (Gestore dei servizi energetici – società per azioni controllata del Ministero dell’economia e delle finanze) per l’adeguamento a tali indicazioni per i pannelli incentivati.
Tale previsione, però, è in contrasto con le precedenti disposizioni in materia, che prevedono il trattenimento di quote destinate alla gestione del fine vita a carico del soggetto che ha acquistato il pannello, di conseguenza il Ministero deve chiarire questo cortocircuito normativo. E infatti ai sensi dell’articolo 40 del decreto legislativo 49/2014 erano esclusi dalla contribuzione RAEE i moduli FV che rientrano nel IV e nel V Conto Energia avendo già pagato la quota smaltimento secondo il Disciplinare GSE come indicato dallo stesso nelle “Istruzioni Operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati”. Sembra totalmente priva di interesse la possibilità indicata al comma 3 del nuovo articolo 24 bis che richiede a un proprietario di un impianto fotovoltaico di prevedere una garanzia con un esborso economico quando i pannelli, una volta giunti a fine vita, saranno gestiti gratuitamente dai produttori presenti in quel momento sul mercato. Anche in questo caso emerge una contraddizione che va sanata: se la legge prevede che dovranno essere i produttori a occuparsi gratuitamente dello smaltimento, non si capisce perché un detentore di un impianto fotovoltaico dovrebbe riconoscere un contributo a un soggetto terzo per occuparsene. Per ulteriori informazioni contattare gruppo Innova telefonando allo 0547/75621 o scrivendo un’email a info@innovagruppo.it.