Certificazioni: Prassi di riferimento UNI: che cosa sono e a cosa servono

Certificazioni: Prassi di riferimento UNI: che cosa sono e a cosa servono

Certificazioni: Prassi di riferimento UNI: che cosa sono e a cosa servono

02/03/2023

Se su uno specifico argomento non ci sono ancora norme né progetti di norma nazionali, europei o internazionali, possono esserci, invece, dei documenti UNI (Ente nazionale di normazione), chiamate “prassi di riferimento”, che hanno lo scopo di dare delle indicazioni a chi opera nel settore introducendo prescrizioni tecniche o modelli applicativi. Solitamente sono buone pratiche già in uso nei servizi al cittadino/consumatore, protocolli per la gestione di marchi proprietari o modelli di gestione sperimentati a livello locale. Le prassi di riferimento sono elaborate sulla base di un processo di condivisione tra i soli autori, per un lasso di tempo che non può superare i 9 mesi, in appositi tavoli e sotto la conduzione operativa di UNI. Quindi le “prassi di riferimento” non sono norme tecniche UNI, specifiche tecniche UNI/TS o rapporti tecnici UNI/TR, perché si differenziano da loro anche per il livello di consenso, il processo di elaborazione e la veste grafica, ma possono diventarlo se vengono condivise da tutto il mercato.

Se per l’elaborazione servono 8 mesi, dopo due anni, tempo necessario per consentirne la diffusione e l’applicazione sul mercato, viene valutata l’opportunità di trasformare la prassi in un documento normativo. Se la trasformazione non dovesse avvenire, la prassi deve  essere ritirata e, comunque, non può essere valida per più di 5 anni. Ricordiamo che Innova Scrl può supportare aziende piccole, medie e grandi per tutto il percorso di certificazione, dall’implementazione dei sistemi di gestione, al supporto durante la verifica e per il mantenimento successivo della certificazione nel corso degli anni. Per informazioni contattaci allo 0547 75621 e-mail: info@innovagruppo.it