Certificazione, “Pubblicata la norma sui materiali riciclati, via all’iter di accreditamento”
All’inizio di luglio l’Uni, Ente italiano di normazione, ha pubblicato la prassi di riferimento che definisce la modalità per verificare la quantità di materiale riciclato e recuperato dichiarato da un’organizzazione per un proprio prodotto immesso sul mercato nazionale. Indipendentemente dalla sua tipologia. Stiamo parlando della UNI/Pdr 88:2020, documento che si intitola “Requisiti di verifica del contenuto riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto presente nei prodotti”. Il documento contiene anche i requisiti dello schema e del percorso di certificazione, configurandosi come uno strumento fondamentale per tutti quegli organismi certificativi chiamati a verificare il contenuto di questo tipo di materiali nei prodotti.
Dal punto di vista pratico, una volta ottenuta una chiara certificazione della quantità del materiale riciclato contenuto in un prodotto, anche per le amministrazioni pubbliche sarà più facile operare in occasione di appalti visto che le stesse sono sempre più incentivate a impiegare materiali provenienti da rifiuti opportunatamente recuperati, quindi più “verdi”, con una ricaduta positiva anche a livello ambientale.
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